gara: due giorni della Sabina
per vedere le foto clicca sopra |
Alla Sportful era andata non un granchè (42° ass ) e alla due giorni della Sabina uguale, anzi, forze peggio. Concludo così queste due gare che mi piacciono particolarmente, con un pugno di mosche in mano. Pazienza. Noi corridori siamo dei duri, andiamo avanti aspettando tempi migliori .
Quarta partecipazione alla 2 giorni (saltata solo l'edizione dello scorso anno), manifestazione atipica, crono al sabato corsa in linea la domenica, organizzata con tanta passione dall'amico Ing. Ferruccio Fiammenghi.
Partenza venerdi mattina e arrivo a Rieti dopo 6h30’ di auto. Soggiorno nello stesso agriturismo di due anni fa, “le belle rane”. Lo consiglio a chi cerca una vacanza all’insegna del relax più assoluto in un ambiente selvaggio ma che a me piace particolarmente.
Sabato mattina la crono: percorso di 22km per lo più pianneggianti lungo la valle del Turano e per niente tecnico, unica curva ad U per girarsi e tornare. Rimango stupefatto dal numero di bici da crono alla partenza.
3, 2, 1, VIA!!! Parto forte con la speranza di tenere anche dopo il giro di boa, ma al ritorno a Fonte Cottorella (luogo di partenza) il vento è contro. Vado alla deriva e gli ultimi 5 km soffro come un cane. Arrivo in cima ad uno strappeto a un paio di km dall'arrivo praticamente fermo.
Nonostante tutto con 10sec in meno mi portavo a casa il podio di categoria, mentre per l’assoluta meglio lasciar perdere. Classifica "invasa" dalla categoria dei veterani. Non lasciano niente al caso: rulli, divisa aderente, casco e borraccia aerodinamico e naturalmente bici da crono, insomma, preparatissimi dal punto di vista tecnico.
Pomeriggio di relax in piscina. Gambe nonostante lo sforzo non malaccio. Cena e dopo un'oretta a nanna. Ho problemi a prender sonno, sopratutto causa zanzara poi zittita, ma ancora niente. Mi alzo ed esco. Ad aspettarmi oltre i due splendidi e simpatici cagnoni dell’agriturismo, uno scenario favolosooooooo che da solo vale il prenottamento: cielo “stellatissimo” e bosco invaso da un scintillio di lucciole che mai ho visto … è solo la natura a parlare.
Domenica prova in linea: mi alzo stanchissimo e svogliatissimo. Colazione: uova in padella, pane e miele. Carico le valigie e quant’altro nella polo e mi avvio alla partenza.
Si parte a velocità controllata e ci mollano dopo una quindicina di chilometri ai piedi di uno strappetto di un chilometro e mezzo davvero niente male che porta fino al bivio di Rocca Sinibalda.
Non c’è rispetto per nessuno e davanti scattano secco. Le gambe, causa sforzo giorno precedente, fanno subito “ciao ciao”. Brutto, bruttissimo segno, confermato nei saliscendi successivi, sempre lì lì per staccarmi.
Finalmente un bel tratto di veloce pianura ad andatura rilassante dove posso recuperare, prima di affrontare la prima salita impegnativa di giornata che porta a Pozzaglia, circa cinque chilometri al 7% con tratti a due cifre.
Lo stesso di prima, parte subito a bomba con il 53, tengo un pochettino, ma poi sento che è meglio salire con il mio passo. Scollino in posizioni arretrate assieme ad altre due.
Lunga discesa di circa otto chilometri, intervallata da brevi tratti di pianura, prima di girare sulla destra per affrontare la dura salita di Muro Pizzo. Cinque chilometri tosti per circa 400 metri di dislivello, con tratti con pendenza superiori al 13%, che a me piacciono particolarmente e dove nelle scorse edizioni ho sempre fatto la differenza.
I miei compagni, grazie anche all'abbrivio della discesa, l’affrontano a palla. Li lascio sfogare, poi mi metto davanti e subito mi ritrovo da solo all’inseguimento di un folto gruppetto. Guadagno subito ma poi verso la fine entro un po’ in affanno. Giunti in vetta recupero i primi superstiti e anche gli altri non sono lontano.
Mi butto in discesa, recupero qualcuno che scende a mo' di bradipo ma anche il grosso ce l'ho ormai sul mirino. A valle hanno si e no 200mt. A pecora senza chieder cambi e mi riaggancio.
Poi più avanti recuperiamo su un altro gruppetto.
Ai piedi dell’ennesima fatica della giornata, la salita di Torricella, siamo un bel gruppone di circa una ventina. Torricella è salita da padellone, circa sei chilometri al 5,5% con pendenza costante.
Parto bene, nonostante alcuni crampi che poi passano, ma poi lentamente mi spengo.
Peccato. Peccato davvero! Appena davanti c’era un bel gruppetto di 7/8, ma proprio non ne potevo più.
Nel tratto vallonato prima della discesa di Rocca Sinibalda (affrontata ad inizio gara in salita) siamo in tre. Arriviamo al bivio medio/lungo. Intossicato dalla fatica, nessun dubbio da quale parte girare. Altri 7/8 km di semi-piana nella valle del Turano (affrontata nella cronometro) e arrivo.
Lunga discesa di circa otto chilometri, intervallata da brevi tratti di pianura, prima di girare sulla destra per affrontare la dura salita di Muro Pizzo. Cinque chilometri tosti per circa 400 metri di dislivello, con tratti con pendenza superiori al 13%, che a me piacciono particolarmente e dove nelle scorse edizioni ho sempre fatto la differenza.
I miei compagni, grazie anche all'abbrivio della discesa, l’affrontano a palla. Li lascio sfogare, poi mi metto davanti e subito mi ritrovo da solo all’inseguimento di un folto gruppetto. Guadagno subito ma poi verso la fine entro un po’ in affanno. Giunti in vetta recupero i primi superstiti e anche gli altri non sono lontano.
Mi butto in discesa, recupero qualcuno che scende a mo' di bradipo ma anche il grosso ce l'ho ormai sul mirino. A valle hanno si e no 200mt. A pecora senza chieder cambi e mi riaggancio.
Poi più avanti recuperiamo su un altro gruppetto.
Ai piedi dell’ennesima fatica della giornata, la salita di Torricella, siamo un bel gruppone di circa una ventina. Torricella è salita da padellone, circa sei chilometri al 5,5% con pendenza costante.
Parto bene, nonostante alcuni crampi che poi passano, ma poi lentamente mi spengo.
Peccato. Peccato davvero! Appena davanti c’era un bel gruppetto di 7/8, ma proprio non ne potevo più.
Nel tratto vallonato prima della discesa di Rocca Sinibalda (affrontata ad inizio gara in salita) siamo in tre. Arriviamo al bivio medio/lungo. Intossicato dalla fatica, nessun dubbio da quale parte girare. Altri 7/8 km di semi-piana nella valle del Turano (affrontata nella cronometro) e arrivo.
Alle ore 16, si parte per "home sweet home". Poco traffico, probabilmente causa partita Germania-Italia (5h15').
Considerazioni: risultato pessimo. 18° ass che non mi soddisfa affatto. Il primo del gruppetto in cui mi trovavo è poi giunto 8° ass. Di positivo, tanto per trovare qlc, forse, c'è il buon recupero dopo le difficoltà iniziali.
Si conferma gf con tante moto e macchine al seguito pronte all’evenienza… anche nelle primissime posizioni (primi tre assoluti nel lungo).
Vista la scarsa condizione, ancora da decidere come impostare il resto della stagione ….
|
3 commenti:
Matteo, le tue avventure sono sempre molto avvincenti! Continua a lottare!! Sai che faccio sempre il tifo per te!!
Ivy
Matteo, le tue avventure sono sempre molto avvincenti! Continua a lottare!! Sai che faccio sempre il tifo per te!!
Ivy
grazivy,
lottare sempre e comunque :-*
Posta un commento