sabato 8 ottobre 2011

gf prosecco cycling classic 2011

DSC_02919°ass 2°M2 PREMIATO

Domenica 2 ottobre tra le colline di Valdobbiadene si è corsa la gf cycling classic. Un po' la "classica delle foglie morte" visto che almeno in Veneto rappresenta l'ultima gf stagionale.
Supportato da un ottima condizione sia fisica che psicologica (vittorie e numerosi piazzamenti) a questa classica tenevo a ben figurare.

LA CRONACA 
Si parte subito in salita verso il Combai ad andatura decisamente sostenuta, a mio avviso sicuramente molto più forte rispetto lo scorso anno, dimostrazione ne è lo sparpaglio allo scollinamento. Per qiuanto mi riguarda cerco di gestirmi non dando tutto nella prima parte di salita in modo d'avere ancora benzina nel serbatoio nell'ultimo tratto in falsopiano. Come anticipato la selezione è stata evidente, anche se nella successiva discesa in molti ci ricompattiamo con i primissimi.

Alla rampa di La Bella siamo una cinquantina. Davanti c'è subito forcing e fatico a rimanere agganciato, ma non posso staccarmi, per esperienza  sono consapevole che la gara si decide in questo tratto vallonato (più su che giù) di una decina di km che si conclude con lo scollinamento a Zuel di Là. Il mio resistere però, è in parte vanificato da una caduta lungo i saliscendi che portano ai piedi dello strappo decisivo, che anche se mi coinvolge solo parzialmente, brusca frenata, mi fa perdere quel centinaio di metri che recupero con estrema difficoltà e che mi fa giungere ai piedi della salita di Zuel di Là (1 km al 10%) già con il cuore fuorigiri. Proprio non ci voleva questo incoveniente, come non ci voleva che Cunico, vincitore poi del lungo, decidesse di rompere (gli indugi): ma non potevi aspettare ... con tutte le rampe che ci sono dopo...?! Fatico come una bestia mentre osservo i primissimi che se ne vanno. Finalmente scollino, penso, finalmente un po' di riposo, macchè! Affronto i successivi interminabili saliscendi al limite della sopportazione del dolore umano, agganciato per un filo sottilissimo. 

Giunti in pianura ci ricompattiamo in parecchi e affrontiamo i km che ci separano dalla successiva salita ad andatura veramente elevata. Inizia la salita, neanche a dirlo anche se corta (un paio di km) veramente arcigna, dove devo ancora una volta sputare sangue per rimanere agganciato.

Arriva il bivio dei due percorsi, segnalato da un altoparlante, ma che nella foga della corsa proprio non riesco a capire quello che dice, tant'è che erroneamente giro per il lungo e così per riagganciarmi devo fare una sparata a tutta tipo gara i circuito. Per il corto giriamo una decina, mentre davanti sono appena in 5. 

Ancora una quindicina di km in pianura tra cui un paio in sterrato (novità di quest'anno) dove la paura più grande è quello di bucare, affrontati a buona andatura e con un discreto accordo, anche se non manca qualcuno che tenta di fare il furbo, ma più per la stanchezza che per un reale progetto tattico. Giunti a Colle S.Martino giriamo a destra, e affontiamo una salitella prima al 3, 4 % poi decisamente più impegnativa che porta fino a Guia, dove un paio di avversari, timidamente, cercano di fare la differenza, ma al ci ricolo scollinamento ci ricompattiamo e così tutti in gruppo affrontiamo i saliscendi che portano al traguardo di Piazza Marconi a Valdobbiadene.

Fino a questo punto, la mia giornata non è certo stata facile, costringendomi sempre a stare sulla diffensiva, anche se da vero velocista (quale non sono), al momento della volata sento una buona gamba che mi da una certa fiducia per il non facile sprint finale (la strada sale sempre un po' di più fino al traguardo). Per non rischiare di venir chiuso, decido di affrettare i tempi e partire lungo, ma mi trovo davanti la moto-staffetta ferma, a fare cosa poi, non si sa ... così devo inchiodare di brutto e praticamente da ultimo ripartire per una nuova volata. Ma nonostante questa disavventura non demordo e recupero alla grande fino a risalire in quarta posizione del gruppetto.

Alla fine comunque sono soddisfatto del 9° ass. (era mio obiettivo stagionale piazzarmi nella top-ten in una gf) e 2° di cat. Tra l'altro l'organizzazione ha deciso di stilare le cat. in base al tempo reale, soluzione che non mi trova del tutto daccordo: il percorso non è cosi selettivo come ad esempio una maratona delle dolomiti, dove ognuno alla fine va con il proprio passo.

Classifica real time stravolta: il primo di cat. è passato terzo, mentre il terzo è passato primo, io in entrambe, secondo. Piazzamento che mi lascia un po' di amaro in bocca, dato che non ho potuto giocare a pieno le mie carte. Ma evidentemente ultimamente sono colpito da una strana sindrome tipo quella di Paperino o se preferite di Fantozzi, ogni volta me ne capita una!!! Speriamo presto di trasformarmi in paperinik!!!

Clicca sull’immagine in alto per le foto.

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