Le idee di Pinotti alla lotta al doping
Uno dei "vecchi" del gruppo, Marco Pinotti, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, dice la sua sul doping e sul "Manifesto di un ciclismo credibile" sottoscritto da cinque grandi testate sportive Europee.
Queste, in sintesi, le idee espresse dal ciclista bergamasco.
- I team si devono impegnare a non ingaggiare per altri 2 anni i corridori squalificati per oltre 6 mesi. Somiglia molto a quello che era il Codice Etico, che guarda caso è stato rotto proprio in Italia dalla Liquigas con l’ingaggio di Basso. Non bastano i buoni propositi bisogna farli rispettare.
- Bisogna rendere il doping non conveniente dal punto di vista economico.
- Bisogna trovare una soluzione legalmente sostenibile in modo che ci sia una sanzione pecuniaria molto più alta di quella attuale.
- Per chi è coinvolto in un'inchiesta penale i tempi sono molto lunghi e la consapevolezza è tutta da stabilire. Però se uno è positivo deve essere fermato subito.
- I controlli devono essere maggiori dove ci sono benefici economici.
- Indipendenza dei controlli economici, anche se poi occorre finanziarli. Le sanzioni economiche servono proprio a questo.
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