lunedì 25 gennaio 2010

Il lungo gelo

Il titolo 'Il lungo gelo' forse è quello che rende più onore alla mattinata ciclistica domenicale.

Appuntamento alle 9.00 con un folto gruppo di ciclisti per lo più frequentanti le gare in 'circuito'; qua nel veneto chiamate anche le 'gare attorno il campanile'.

Esco da casa con la consapevolezza di essere forse un po' in ritardo; guardo il termometro sul muro, e indica -3°C.
In momenti come questi i pensieri che ti frullano per la testa sono molti. Su tutti la voglia matta di riaprire la porta di casa, cambiarti, e affondare il sedere sul divano a guardare la televisione. Ma alla fine, prevale il mio spirito guerriero, memore anche delle parole pronunciate dal sergente di ferro, il DS Ferretti:'le gare si vincono d'inverno!'.

Parto, per strada non c'è un cane; solo una macchina mi passa, salutandomi con due colpi di clacson. Un po' per il ritardo, molto per il freddo, mantengo un'andatura sostenuta. ma arrivo sul luogo prestabilito in leggero ritardo e addio gruppo agonisti, chi li ripiglia più!

Tra i miei pensieri, sale ancora l'idea di girare la bici e tornare a casa. Ma non demordo e cerco conforto tra le parole dell'eroe del freddo, un mio compagno di squadra: nel giorno più freddo dell'attuale inverno la temperatura massima raggiunta è stata di -5°C? Bhe! Lui si è sciroppato 3 ore in bdc.

Lo chiamo e naturalmente anche lui era già lì, sul campo di battaglia.
L'operazione non è così indolore come sembra: occorre levarsi almeno un guanto, tirar giù il collare antivento e parlare, tutto nel più breve tempo possibile, altrimenti si rischia il congelamento.
Le parole escono dalla mia bocca come codificate in codice Morse:
D-o-v-e s-e-i?
A c-h-e o-r-a?

Ci ritroviamo nel luogo prestabilito e subito mi invita caldamente ad attraversare il semaforo e a sbrigarmi; i suoi occhi felini avevano notato in lontanza una preda: una delle tante squadre di dilettanti della zona.
Uno sguardo di intesa e pancia a terra, cambi regolari e in poche pedalate arriviamo sotto. Da lì proseguiamo assieme ai dilettanti.

Sempre in coda, attenti a non disturbare, si macina km, e un po' inizio a preoccuparmi. Facendo periodicamente due conti sommando i km già percorsi e quelli che mancavano per tornare a casa si saliva sempre più 130, 140, 150.
Per fortuna, decidono di fare il giro di boa.
Proseguendo su strada collinare mi portano fino ai 25km da casa.

Ringrazio e saluto.

Alla fine questi sono i dati raccolti:
141km 4h45' 30Km/h temp:-3°C +1C°
Stampa il post

0 commenti:

Seguimi su >

Unisciti agli amici >

Per una visualizzazione ottimale del blog si consiglia l'uso di Mozilla Firefox (software gratuito)

Webmaster mastokbike Powered by Blogger