che pigna alla Pina
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Lunedi, nonostante i dolori post corsa che gridano al cervello - QUESTA SETTIMANAAA GIRETTIII - scrivo un email all'amico Marco per l'uscita del mercoledi, che fino a due mesi fa era prassi, ma che abbiamo sospeso da quando a maggio ho iniziato con le gare. Nel frattempo ci tenevamo comunque in contatto, io gli raccontavo delle mie fughe travolgenti, lui del suo crescere della condizione - ho una gamba da paura - diceva, e spulciando tra le classifiche strava sapevo che non stava mentendo.
Siamo Mercoledi, Marco si presenta all'appuntamento in maglia 'Saxo bank'. Penso - brutto segno, non sarà mai che si sia incarnato in Contador ? -
A scanso di equivoci, lo avviso subito che non ho ancora recuperato da domenica e che è mia intenzione di - non tirare, non sudare, di lasciarlo andare -
Prime rampe verso la salita di Milies e Marco è subito scalpitante, si vede che è ansioso di farmi vedere quanto è in forma dopo i proclami via email. Ancora pochi tornanti, prima mi aspetta e poi va ! Lo lascio fare, ma poi ho un sussulto di orgoglio e faccio l'ultimo chilometro della salita a palla raggiungendolo proprio al cartello del paese.
Ma ... i non tiro, i non sudo, i ti lascio andare ... che fine hanno fatto ? Bhe si, per un attimo gli ho scordati, è prevalso la dignità del campione quale non sono! E si che la graziosa presenza della mia Allieva preferita poteva essere una buona scusa per andare piano a cui Marco poteva anche credere - sono un cavaliere non poteva mica lasciarla sola ! -
Dopo un ristoro idrico rigenerante, scendiamo e lo porto sulla salita clou della granfondo LaPina, lo spauracchio Monte Tomba, un nome che è un programma. Lui subito va a caccia di un kom, io non reagiscono, 36x28 fisso fino allo scollinamento.
Un bel giretto di 4h30' e nonostante la tirata di collo ringrazio comunque per la compagnia Contador e l'Allieva ...
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