venerdì 19 luglio 2013

che pigna alla Pina

Gioco di parole emblematico per far capire la faticaccia di domenica alla granfondo Lapina. Del resto 170km e 3000m di dislivello con il solleone che ti batte sulla capocchia o li prepari nei minimi dettagli o li soffri terribilmente. Ciò nonostante il risultato finale non è da disprezzare, considerato l'inevitabile gap iniziale dovuto a una griglia di partenza decisamente poco favorevole, pettorale 28xx, ma evidentemente del 23 ass. nel lungo 2012 agli organizzatori interessa poco. Comunque, come tutte le imprese, perchè di impresa domenica si è trattato, sono sicuro che anche questa la ricorderò con piacere.

Lunedi, nonostante i dolori post corsa che gridano al cervello - QUESTA SETTIMANAAA GIRETTIII - scrivo un email all'amico Marco per l'uscita del mercoledi, che fino a due mesi fa era prassi, ma che abbiamo sospeso da quando a maggio ho iniziato con le gare. Nel frattempo ci tenevamo comunque in contatto, io gli raccontavo delle mie fughe travolgenti, lui del suo crescere della condizione - ho una gamba da paura - diceva, e spulciando tra le classifiche strava sapevo che non stava mentendo.

Siamo Mercoledi, Marco si presenta all'appuntamento in maglia 'Saxo bank'. Penso - brutto segno, non sarà mai che si sia incarnato in Contador ? -
A scanso di equivoci, lo avviso subito che non ho ancora recuperato da domenica e che è mia intenzione di - non tirare, non sudare, di lasciarlo andare -
Prime rampe verso la salita di Milies e Marco è subito scalpitante, si vede che è ansioso di farmi vedere quanto è in forma dopo i proclami via email. Ancora pochi tornanti, prima mi aspetta e poi va ! Lo lascio fare, ma poi ho un sussulto di orgoglio e faccio l'ultimo chilometro della salita a palla raggiungendolo proprio al cartello del paese.
Ma ... i non tiro, i non sudo, i ti lascio andare ... che fine hanno fatto ? Bhe si, per un attimo gli ho scordati, è prevalso la dignità del campione quale non sono! E si che la graziosa presenza della mia Allieva preferita poteva essere una buona scusa per andare piano a cui Marco poteva anche credere - sono un cavaliere non poteva mica lasciarla sola ! - 

Dopo un ristoro idrico rigenerante, scendiamo e lo porto sulla salita clou della granfondo LaPina, lo spauracchio Monte Tomba, un nome che è un programma. Lui subito va a caccia di un kom, io non reagiscono, 36x28 fisso fino allo scollinamento.

Un bel giretto di 4h30' e nonostante la tirata di collo ringrazio comunque per la compagnia Contador e l'Allieva ...


Stampa il post

0 commenti:

Seguimi su >

Unisciti agli amici >

Per una visualizzazione ottimale del blog si consiglia l'uso di Mozilla Firefox (software gratuito)

Webmaster mastokbike Powered by Blogger